In questa pagina pubblichiamo delle domande che molti genitori si pongono (FAQ) con le risposte che dà la scienza.

FAQ 1: Quando dovranno andare alle elementari, i bambini che hanno frequentato un asilo outdoor, come potranno stare al passo con chi ha fatto pregrafismo alla materna?

L’insegnamento del pregrafismo nella scuola materna tradizionale comporta una serie di problemi:
  • i bambini a questa età possono avere difficoltà a concentrarsi per periodi di tempo prolungati, il che rende difficile l’apprendimento del pregrafismo;
  • i bambini a questa età potrebbero avere difficoltà a controllare il loro movimento e a scrivere con precisione;
  • i bambini possono non essere interessati o motivati a imparare il pregrafismo, in particolare se non comprendono il suo valore o il suo significato.
Nell’educazione outdoor, i bambini vengono preparati a sviluppare le abilità necessarie per la scrittura in contesti naturali e con materiali diversi che attirano la curiosità spontanea dei bambini. La motricità fine e la coordinazione occhio-mano sono i pre-requisiti fondamentali per l’acquisizione della scrittura e vengono costantemente incoraggiati attraverso una serie di attività pratiche e ludiche all’aperto, come per esempio l’uso delle pipette per dosare gocce colorate, ricostruire una figura con le sagome, utilizzare rametti e pietre per costruire dei contorni, cotton fioc per colorare pigne o forme create con pasta di sale e colla, o la modellazione di paste profumate.

Le attività di pre-grafismo non sono dunque limitate o vincolate alla proposta di una scheda precostituita ma ne fanno parte anche:
  • Attività di disegno: i bambini possono disegnare e colorare con matite e pennarelli, che li aiutano a sviluppare la capacità di controllare il movimento delle dita.
  • Attività manuali: la modellizzazione con la pasta di sale o argilla, o l’utilizzo di strumenti di lavorazione del legno o del giardino aiutano a sviluppare la forza e la coordinazione necessarie per la scrittura;
  • Attività di lettura: la lettura di libri e racconti ad alta voce aiutano a sviluppare la comprensione e la capacità di scrivere parole e frasi.
Tutte queste attività sono progettate per aiutare i bambini a sviluppare le abilità e la motivazione necessarie per imparare a scrivere nella scuola elementare.

Lettura consigliata: Ciceri, F., Peroni M. Pregrafismo: cos’è, a cosa serve e come esercitarsi? Uppa, https://www.uppa.it/pregrafismo/

FAQ 2: I bambini che hanno frequentato un asilo outdoor saranno capaci di stare seduti quando dovranno andare alle elementari?

Contrariamente a quanto si possa pensare, i bambini che hanno frequentato un centro di educazione all’aperto potrebbero avere una maggiore capacità di stare seduti rispetto ai loro coetanei che hanno frequentato una scuola materna tradizionale. L’educazione all’aperto incoraggia l’esplorazione, l’attività fisica e il movimento, che possono aiutare a sviluppare la concentrazione e la capacità di stare seduti.

Durante la giornata all’Oasi dei bambini, si alternano momenti di gioco libero e attività predisposte dagli educatori, spesso svolte da seduti. Nella visione dell’educazione outdoor entrambi questi momenti sono considerati occasioni di apprendimento e hanno uguale valore.

Tuttavia, la capacità di stare seduti dipende anche da molti altri fattori, come l’età, la personalità, lo sviluppo fisico e la motivazione individuale. Quindi, non si può generalizzare facilmente.

L’educazione all’aperto mira a fornire un’educazione completa che soddisfi i bisogni dei bambini in molte aree, tra cui la salute fisica, l’apprendimento sociale ed emozionale e lo sviluppo cognitivo. Insegnare ai bambini a stare seduti è solo una parte di questo processo più ampio.

Letteratura consigliata: Valentini, M., Guerra, F., Troiano, G., & Federici, A. (2019). Outdoor Education: corpo, apprendimento, esperienze in ambiente naturale. Formazione & insegnamento, 17(1), 415-428.

FAQ 3: I bambini che hanno frequentato un asilo outdoor saranno capaci di seguire delle regole, visto che si mettono al centro i bisogni dei bambini e i loro interessi?

Nell’educazione centrata sui bisogni dei bambini, i bambini imparano le regole attraverso l’esperienza e l’osservazione piuttosto che attraverso la punizione e la repressione. Questo tipo di educazione incoraggia la creatività e l’autonomia dei bambini, e i bambini imparano le regole attraverso il dialogo e la comunicazione con gli educatori e i compagni. L’obiettivo è quello di sviluppare una comprensione profonda delle regole e dei valori, piuttosto che di imporle attraverso la forza.

Il gioco libero con i compagni, per esempio, aiuta a comprendere l’importanza delle regole in diversi modi, tra cui:
  1. Sviluppo della comprensione: durante il gioco libero, i bambini possono sperimentare e testare le conseguenze delle loro azioni, aiutandoli a capire che le regole servono a mantenere l’ordine e la sicurezza.
  2. Imparare a rispettare le regole: quando i bambini giocano insieme, devono seguire alcune regole per rendere il gioco divertente e piacevole per tutti. Questo insegna loro l’importanza di rispettare le regole e di pensare agli altri.
  3. Sviluppo della capacità di negoziare: durante il gioco libero, i bambini possono trovare regole che non funzionano per tutti o che devono essere negoziate. Questo insegna loro a comunicare e a risolvere i conflitti in modo pacifico.
  4. Imparare a condividere: il gioco libero spesso richiede ai bambini di condividere giocattoli o spazi, insegnando loro l’importanza di rispettare i diritti degli altri e di essere generosi.
  5. Sviluppo dell’autodisciplina: il gioco libero offre ai bambini la possibilità di esplorare e di prendere decisioni in un ambiente sicuro, aiutandoli a sviluppare l’autodisciplina e la capacità di seguire regole e limiti.
  6. Sviluppo della coscienza ecologica: trascorrere molto tempo in Natura crea un legame con essa e aiuta i bambini a sviluppare un atteggiamento di rispetto e cura per l’ambiente.
In sintesi, il gioco libero può aiutare i bambini di età prescolare a comprendere l’importanza delle regole attraverso l’esperienza pratica e la sperimentazione, sviluppando le loro abilità sociali, emozionali e cognitive.

Lettura consigliata:
Roccato, P. (2022). Bambini e regole: come insegnare a rispettarle? Rispettare il bambino significa anche insegnargli le regole del vivere comune, aiutarlo a capirle e interiorizzarle. Ce lo spiega lo psicoanalista. https://www.uppa.it/come-insegnare-il-rispetto-delle-regole/

FAQ 4: L’Oasi mi sembra una “bolla felice”. Come prepara i bambini al mondo reale, in cui bisogna sapere farsi valere?

I bambini nascono dotati di autocontrollo, curiosità, fiducia nelle proprie capacità, caparbietà, pazienza e costanza. All’Oasi dei bambini, educatori e genitori lavorano insieme per tutelare e accrescere queste qualità preziose, conosciute anche come “soft skills” nel mondo del lavoro. L’educazione all’aperto può preparare i bambini a farsi valere da adulti in diversi modi, tra cui:

  1. Sviluppo della fiducia: l’educazione all’aperto incoraggia l’esplorazione, l’avventura e il rischio calcolato, che possono aiutare a sviluppare la fiducia e l’autostima dei bambini.
  2. Imparare a collaborare: le attività all’aperto spesso richiedono ai bambini di lavorare insieme in squadra per raggiungere un obiettivo, insegnando loro le abilità di collaborazione e cooperazione.
  3. Risoluzione dei conflitti: nell’educazione all’aperto, i bambini possono affrontare situazioni di conflitto con altri bambini e imparare a risolverli in modo pacifico e produttivo.
  4. Sviluppo della resilienza: le sfide fisiche e mentali che i bambini affrontano nell’educazione all’aperto possono aiutare a sviluppare la resilienza, la capacità di affrontare le difficoltà e di reagire positivamente ai fallimenti. I bambini imparano a gestire successi ed insuccessi attraverso la possibilità di sbagliare e riprovare.
  5. Imparare a rispettare gli altri: l’educazione all’aperto insegna ai bambini a rispettare l’ambiente e le altre persone, sviluppando una prospettiva più ampia e un senso di responsabilità verso gli altri e il mondo che li circonda. I bambini sviluppano il senso di appartenenza ad una comunità.
  6. Nutrimento della curiosità: l’apprendimento oggi non finisce più con la scuola o con l’università, ma quasi in tutte le professioni, la formazione va avanti per tutta la vita. La curiosità è il motore motivazionale più importante per l’apprendimento.
In generale, l’educazione all’aperto mira a sviluppare bambini sicuri di sé, collaborativi, risoluti e rispettosi, che siano in grado di farsi valere nel mondo da adulti.

Lettura consigliata: Valentini, M. et al. (2019). Outdoor Education: corpo, apprendimento, esperienze in ambiente naturale. Outdoor Education: Body, Learning, Nature Università di Urbino.
Perino, A. (2022). So quel che voglio… aiutami a realizzarlo. L’autonomia del bambino è un percorso fatto di momenti di presa di coscienza in cui il supporto dei genitori e delle persone vicine riveste un ruolo primario per l’acquisizione di nuove competenze. In: https://www.uppa.it/so-quel-che-voglio/

FAQ 5: Fuori tutto l’anno? Non sentiranno freddo? E quando piove?

Per proteggere i bambini dal freddo, dalla pioggia o dal vento, nell’educazione all’aperto gli educatori prendono delle misure molto efficaci:

  1. Abbigliamento adeguato: viene posta massima attenzione all’abbigliamento dei bambini: impermeabili, guanti, cappelli e vestiti caldi e indossati a strati in modo da poter aggiungerne o toglierne facilmente uno strato in base alla temperatura.
  2. Monitoraggio del meteo: gli accompagnanti monitorano costantemente le condizioni meteorologiche per valutare le condizioni di sicurezza e comfort dei bambini; in base ad esse si valuta se rimanere all’esterno, costruire un riparo temporaneo o rientrare negli spazi interni.
  3. Attività all’interno: in caso di intemperie, gli educatori pianificano attività all’interno o in luoghi coperti per proteggere i bambini dal freddo, dalla pioggia o dal vento.
In generale, gli educatori prendono sempre le misure più idonee per proteggere i bambini dal freddo, dalla pioggia e dal vento, per garantire la loro sicurezza e benessere.

I pediatri da tempo cercano di contrastare la paura molto diffusa che il freddo faccia ammalare: “Il colpo d’aria, di vento o di freddo non c’entra niente e non fa venire la bronchite, come spesso si sente dire, anzi”, afferma il pediatra Tommaso Montini per UPPA. Negli ambienti chiusi, le goccioline infette emesse con uno starnuto o con un colpo di tosse, possono diffondersi in tutte le stanze. “Attraverso i vani delle scale facilmente riescono addirittura a contaminare tutto un fabbricato.” La probabilità di respirare le goccioline infette è molto più alta in un ambiente piccolo, poco areato, dove respirano più persone e dove magari c’è il riscaldamento acceso che secca le mucose respiratorie, riducendone le naturali capacità difensive.

Spiega ancora il pediatra Montini: “L’aria aperta è il posto migliore per proteggere i bambini. All’aperto le persone sono più lontane tra loro e le loro goccioline sono diluite e rapidamente allontanate. Se poi c’è vento, meglio ancora. Vengono allontanate molto prima.”

Lettura consigliata: Montini, T. (2022). Inverno e malanni, istruzioni per l’uso. Come sopravvivere all’inverno, tra febbre e malanni di stagione. https://www.uppa.it/inverno-istruzioni-per-luso/

FAQ 6: Nell’educazione all’aperto aumenta il rischio che i bambini si facciano male?

L’educazione all’aperto può offrire molti vantaggi ai bambini in termini di sviluppo fisico, mentale ed emotivo. Tuttavia, ci sono sempre dei rischi associati all’attività all’aperto e l’ Outdoor Education, difatti, comprende il rischio come esperienza di maturazione dei bambini.

Praticata in modo sicuro e responsabile, il rischio di incidenti può comunque essere ridotto significativamente. Ad esempio, seppur la presenza di un adulto non è garanzia di assenza di rischi, l’attenzione ed il supporto alle attività svolte dai bambini, riduce il rischio di incidenti. Altrettanto importante è la prevenzione, eliminando fonti di rischio evidenti come spigoli e utilizzando materiali antiurto a terra, come dei materassi, la ghiaia e la corteccia laddove c’è maggiore rischio.

I bambini imparano a valutare il rischio mettendosi alla prova e questo può essere un’esperienza altamente educativa, divertente e una fonte di grande soddisfazione per loro. Ecco i vantaggi più importanti che offre l’affrontare dei rischi controllati ai bambini in età prescolare:

Sviluppo dell’autostima e della fiducia in sé stessi: quando i bambini imparano a superare i propri limiti, acquisiscono una maggiore fiducia in sé stessi e la loro autostima aumenta.

Sviluppo delle abilità motorie: affrontare dei rischi, come arrampicarsi su una struttura di gioco, può aiutare i bambini a sviluppare le loro abilità motorie, la coordinazione e l’equilibrio.

Sviluppo delle capacità cognitive: l’affrontare dei rischi può aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità cognitive, la creatività e la capacità di risolvere i problemi.

Migliora la capacità di prendere decisioni: affrontando dei rischi controllati, i bambini imparano a pesare i pro e i contro, ad analizzare i rischi e i benefici, e a prendere decisioni più informate.

Migliora le capacità sociali: l’affrontare dei rischi controllati può anche aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità sociali. In particolare, può insegnare loro a lavorare in gruppo, a comunicare con gli altri e a rispettare le regole.

In generale, se i bambini sono esposti a rischi controllati e adeguati alla loro età, ne possono trarre molti benefici per il loro sviluppo fisico, mentale ed emotivo. Tuttavia, è importante che i rischi siano controllati e che i bambini siano sempre sotto la supervisione di adulti formati nel contesto.

Lettura consigliata:
Ottella, Claudia (2019). La prudenza non è mai troppa… ne siamo certi? Proteggere eccessivamente i bambini dai rischi, spesso solo ipotetici, è controproducente. In questo modo si ostacola l’acquisizione di abilità e competenze del bambino, e si influenza la capacità di percepire i pericoli quando si presentano. In: https://www.uppa.it/la-prudenza-non-e-mai-troppa/

FAQ 7: Il gioco libero è davvero utile o è semplicemente una perdita di tempo?

Il gioco libero all’aperto non è affatto una perdita di tempo; anzi, è un componente fondamentale per lo sviluppo integrale del bambino. Mentre i bambini giocano liberamente, non solo imparano attraverso l’esplorazione e la scoperta, ma affinano anche le loro capacità motorie e sviluppano la fiducia in sé stessi.

Importanza del Gioco Spontaneo: L’adulto, nel contesto outdoor, non interviene continuamente nel gioco del bambino ma osserva e monitora. Questo perché il gioco spontaneo è già di per sé un potente strumento di apprendimento. L’intervento dell’adulto avviene solo quando vi è l’opportunità di approfondire un determinato aspetto o per sfruttare un’occasione di apprendimento particolare.

Benefici delle Attività Fisiche: Le attività come la corsa, il salto e il lancio non sono solo divertenti, ma hanno un ruolo cruciale nello sviluppo della coordinazione, nell’armonizzazione dei movimenti del corpo e nel rafforzare la fiducia del bambino nelle proprie capacità.

Supporto dalla Ricerca: La ricerca sul campo dell’Outdoor Education ha chiaramente evidenziato una serie di benefici diretti per i bambini. Secondo gli studi di Bortolotti et al. (2020) e Schenetti et al. (2015):
  • Sviluppo Cognitivo: L’interazione con la natura e l’ambiente esterno stimola la curiosità e la creatività dei bambini, aiutandoli a sviluppare capacità di problem solving e pensiero critico.
  • Miglioramento delle Abilità Motorie: Il gioco all’aperto, in particolare in un ambiente naturale, offre opportunità uniche per migliorare le capacità motorie, come l’equilibrio, la coordinazione e la forza.
  • Intelligenza Emotiva: La possibilità di giocare liberamente all’aperto aiuta i bambini a gestire lo stress, a riconoscere e esprimere le proprie emozioni e a sviluppare empatia verso gli altri.
  • Autonomia e Autostima: Affrontando sfide, risolvendo problemi e interagendo con i coetanei in un ambiente non strutturato, i bambini acquisiscono maggiore fiducia in sé stessi e sviluppano un senso di autonomia.
In sintesi, l’Outdoor Education non solo favorisce lo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini, ma promuove anche valori come l’inclusività e la connessione con la natura. La pedagogia outdoor si basa sul riconoscimento dell’importanza del gioco libero come veicolo essenziale per l’apprendimento, offrendo ai bambini le risorse e gli spazi necessari per crescere in modo sano ed equilibrato.

Lettura consigliata: Bortolotti, A., Schenetti, M., & Telese, V. (2020). L’Outdoor Education come possibile approccio inclusivo. Una ricerca nei servizi educativi zero-sei del Comune di Bologna. Italian Journal of Special Education for Inclusion, 8(1), 417-433.
Schenetti M., Rossini N., Salvaterra I. (2015). La scuola nel bosco: Pedagogia, didattica e natura. Edizioni Centro Studi Erickson.